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Novità per la depurazione tra Empoli e San Miniato

Pubblicato il 10 dicembre 2025 • Ambiente , Comune , Economia , Fognatura e depurazione

Sta partendo un nuovo intervento di Acque spa per 27 milioni di euro che cambierà positivamente il settore della depurazione dell’area empolese. E' la nuova condotta fognaria tra il depuratore di Pagnana (nel comune di Empoli) e il depuratore Cuoiodepur di Ponte a Egola (nel comune di San Miniato), opera propedeutica alla dismissione dell’impiantino della frazione di Pagnana e il conseguente trattamento di quei reflui civili nell’impianto consortile sanminiatese.
Il progetto rientra nel cosiddetto “Accordo del Cuoio”, progetto generale da oltre 200 milioni di euro che punta a riorganizzare i sistemi fognari e depurativi in un pezzo di territorio importante della Toscana centrale. Stiamo parlando di un'area di circa 250 chilometri quadrati per oltre 300mila abitanti equivalenti. L'obbiettivo è quello di portare a razionalizzazione il territorio, superando la frammentazione dell’attuale sistema, costituito da troppi impianti datati o di piccole-medie dimensioni. Così le acque reflue saranno veicolate verso infrastrutture con maggiore capacità di trattamento, come sta accadendo anche in Valdinievole con il tubone di quell'area, che ha come recapito finale il depuratore industriale di Santa Croce sull’Arno.

L'avvio di questa importante opera è stato presentato presso l'impianto Cuoiodepur, mercoledì 10 dicembre, alla presenza di Alessandro Mazzei, direttore dell’Autorità Idrica Toscana; Andrea Guastamacchia e Simone Millozzi, rispettivamente amministratore delegato e presidente di Acque; Simone Giglioli, sindaco di San Miniato; Laura Mannucci, assessora alla Transizione Ecologica del Comune di Empoli; Gualtiero Mori, direttore tecnico Consorzio Cuoiodepur; Nicola Perini, presidente Confservizi Cispel Toscana. Tra gli interventi si segnala quello del direttore generale di AIT, che ha dichiarato: "Il primo protocollo che ha dato origine all’Accordo del Cuoio risale al 2004 ed era, per l’epoca, decisamente visionario: riuniva oltre dieci firmatari. In questi vent’anni ci sono stati momenti in cui sembrava difficile arrivare al traguardo, ma oggi siamo a poche settimane dalla conclusione del Tubone in Valdinievole e all’avvio di questo nuovo progetto fondamentale nell'area empolese e samminiatese. È la dimostrazione che la perseveranza paga”.
Anche Simone Millozzi di Acque ha detto:
“Alle spalle di questo progetto c’è un lavoro durato anni: l’Accordo del Cuoio è tra le iniziative più rilevanti a livello regionale e quest’opera, insieme al Tubone, ne costituisce un tassello cruciale. Una volta a regime sposteremo circa 15 milioni di metri cubi all’anno. Parliamo di un investimento imponente su un tema spesso “invisibile”, ma decisivo anche per rispondere alle normative europee”.
Per Confservizi Cispel Toscana è intervenuto Nicola Perini: “Questo collegamento rappresenta un’opera strategica, un salto di qualità nella gestione dei reflui civili nel nostro territorio. Non è solo un investimento infrastrutturale, ma una scelta di sistema che, aumenta l’efficienza del servizio e rafforza la sostenibilità ambientale. Un progetto che conferma la solidità del modello toscano e la capacità del gestore di programmare e innovare guardando al futuro”.

[a cura di Luca Bindi e Alessandro Agostinelli]


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